Me le ricordo, sai
quelle tue mezze verità
tagliate sottili
a filo di cuore,
servite fredde
su un letto di promesse.
Il sereno è alle porte,
mi dicevi,
gli dovremo aprire
prima o poi.
Da allora
non ho sentito bussare,
neanche una volta.
Il legno della porta è ancora intatto.
Le tue dita distratte,
il mio tormento.
Domando.
Attendo.
Le tue mani
sanno anche fare male,
quando non ci sono.
Cara Paola, per te...
RispondiElimina...from this hand
hesitant to stretch
take this last desire
render it naked
to a clairvoyant stare
make it ride
on equine winds
astride sailing clouds
and bring it back
withstanding time's
cleansing power
il tuo caro amico
Alvaro
Caro Alvaro,
Eliminami sorprendi sempre con la bellezza delle tue suggestioni, con la delicatezza dei moti del tuo animo. Ogni parola di questo tuo scritto mi è cara. C'è una sorta di chiaroveggenza nelle trame del suo tessuto / "clairvoyant stare" / e un senso di libertà selvaggia nei suoi movimenti / "make it ride on equine winds" / (meraviglioso!). Una purezza, nelle intenzioni / "cleasing power" . Magiche, le tue parole, concrete, e anche sognanti. Portano lontano, cullano, dolcemente.
Grazie, per il tuo dono, grazie immensamente, amico caro, prezioso. Poeta.
Oggi, il mio sentimento più platonico si dichiara in questo mio canto:
RispondiEliminaTabú
a Paola Mancinelli
Io finisco
dove il tuo corpo incomincia
Quando le mie mani saranno foglie
potranno accarezzare la tua forma
Traccio il tuo viso
con dita di porcellana
La tua pelle mitiga la loro freddezza
É questo calore
che dà al sangue colore
vita alla sensibilità delle dita
Dear Paoletta,
your words, your images, your beingness, move me in the profoundest of ways-My inner universe has become part of your clock-work, inextricably!
Love, always
Alvaro
Splendidi, i tuoi versi. Tra le mani ti porgo il mio grazie, con tutto il cuore.
Eliminagià... è come scrivi tu, cara..
RispondiEliminami rispecchio in queste parole..
ti abbraccio,
Paola
Grazie, Paola! Che cosa bella che mi dici. Ti abbraccio forte. Stringo tra le dita le pagine delle tue poesie, in quell'antologia, dove leggo la bellezza del tuo animo.
EliminaPaola
Mia cara, la tua è una meravigliosa canzone sull'assenza.
RispondiEliminaMi ha ispirata un piccolo sonetto, che dedico a te, con amore
così come è scaturita dal mio pensiero, di primo getto
Assenza
Indicava l'orizzonte, lui, l'Amore, mentre mi cingeva la vita,
noi due seduti di fronte al sole calante al largo del mare,
e diceva: "lo vedi laggiù il nostro futuro, quant'è sconfinato?
Laggiù, lo vedi quanto cammino faremo, assieme, tu ed io?"
Io abbandonavo il capo sulla sua spalla, senza quasi fiatare,
per timore di rompere l'incanto, per timore che ogni cosa
svanisse in un turbinio di luce e di ombre e di onde luccicanti
al momento in cui il sole si fosse spento nei flutti di sale.
Avrei varcato mille mari per lui, allora, avrei sfidato
l'intera rosa dei venti, da Ponente a Libeccio a Maestrale,
avrei fissato negli occhi ogni furiosa tempesta, ogni fortunale.
Intanto il Sole implacabilmente chiudeva i battenti del giorno
e con questo ogni cosa prendeva già a mutarsi in puro ricordo,
e lui dissolveva dal mio sguardo, mutando la sua presenza in assenza.
Milano, 7 Giugno 2012
A Paola
Dalla sua Marianna
e lui, forse, era un'immagine da lei generata, una luce che non ha resistito alle ombre della notte, non ne ha preso il corpo, non si è vestito della loro forma. Ma lei sì, ha indossato l'abito del coraggio, cucito addosso duramente, con le toppe delle sue fragilità. Lei che sa aspettare, lei che è paziente, lei che conosce.
EliminaCome sempre mi commuovi, anima mia. Dolcissima Mari, vertigine di parole profonde, vere.