mercoledì 30 maggio 2012

Nel grembo di un pensiero

Rannicchiata,
come chiocciola
come ammonite
come gheriglio.
Come il ricordo
di quando, nel grembo di un pensiero
ero meno di uno spillo
e intorno avevo solo buio
e un silenzio
liquido.

4 commenti:

  1. Nessun silenzio
    può contenerli

    I tuoi pensieri
    dilagano
    la mente
    più assorta

    Si oppongono
    all'assenza

    Si annidano
    nelle pieghe
    mnemoniche
    dei ricordi

    Nelle nicchie
    si nutrono

    Mia cara Paola, perdonami!
    Non sono un ladro, però la mia coscienza pesa, come se
    avessi rubato. Cosa ci metti nelle tue parole per avere questo forte, immediato effetto, così ispirante? Non so se da questo loro mistero io ne esca interamente illeso!
    Ho spesso asserito che l'essere poeti o artisti può essere una benedizione oppure , una dannazione! Non ti nascondo l'esilarante gioia che provo in un'assoluta calma, dove, assaporando le tue parole, le mie, scorrono dolcemente e quiete. Mi sento in colpa, di usufruire di questi tuoi doni che, insufficientemente, io poi ricambio.
    Eccoti le confessioni di uno, non santo, Alvaro.

    May the Muse be with you, always!
    Good Morning, my dear Paoletta. xo

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    1. Caro Alvaro,
      rimango sempre colpita dalla profondità delle tue parole, dal modo in cui riesci a comunicarmi l'impatto che hanno le mie, sul tuo animo. Usa pure tutte le suggestioni, le pause, gli accenti. La tua coscienza è un lenzuolo candido. E' una gioia per me leggere che i miei versi riescono ad arrivarti così, con questa "leggera gravità", e felice che tu possa percepire ogni sfumatura del mio dire, ogni nota sussurrata che si nasconde dietro a quelle gridate, a voce alta, tra le pieghe più strette, dove si annida la verità.

      Accolgo i tuoi versi come un regalo, sempre nuovo. Sono felice e fiera di comunicare il mio mondo ad un artista come te.

      A presto
      Paola

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  2. Un Palloncono Giallo

    Mi era sfuggito di mano
    il palloncino giallo
    a forma di paperella
    e ora era solo un puntolino
    in mezzo al sereno del cielo
    sopra Monrupino.

    Non frignavo, come tutti i bimbi fanno
    quando perdono il loro gioco.
    Indagavo quell'ondeggiare nel vento
    e mi chiedevo se sarebbe mai giunto
    a quel Paradiso, di cui mi diceva Suor Betta
    a lezione.

    Un puntino, disperso nel cielo,
    così anch'io mi sentivo,
    invidiando quel pupazzino
    un po' inespressivo che poteva,
    liberato dal filo che lo vincolava
    alla terra, vedere Dio.

    Anch'io senza peso, anch'io libera
    e leggera, anch'io sopra il mondo,
    anch'io a danzare un girotondo
    tra le nubi di bambagia.
    Anch'io infine un niente
    scomparso all'orizzonte
    verso il mare.

    Stresa, 31 Maggio 2012
    Alla mia adorata Paola
    Con amore, sempliceente.

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    1. La dolcezza dei tuoi versi, la loro delicatezza. Sono come racconti di vita che svelano piccole e grandi consapevolezze. Istanti eterni, autentici, come le tue parole, sincere. Tesoro, grazie per questo tuo dono, grazie davvero.

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