Rannicchiata,
come chiocciola
come ammonite
come gheriglio.
Come il ricordo
di quando, nel grembo di un pensiero
ero meno di uno spillo
e intorno avevo solo buio
e un silenzio
liquido.
mercoledì 30 maggio 2012
giovedì 24 maggio 2012
Qualcosa di rosso
Ti ho seminato
rime esauste sul volto,
di notte
sotto un cielo di forse.
Insonne
e con le mani tese
ero lì,
a grattare spazi inesplorati
a riempirne i solchi
temendo
fremendo
ripetendo a voce alta la tua forma
imparandoti a memoria
cantando di noi
sulle corde tese del letto.
Tacendoti.
Ti ho passato del tempo tra le dita,
speso con gli ultimi spiccioli rimasti.
Eppure erano strette, le mie dita
e io, stretta in mezzo a loro
lì, a trattenerti,
non cedevo alla volontà del mio tempo
a quella sua crudele onestà
al suo corso inesorabile.
Non paga,
ti ho concesso il tocco ardente del possesso
seguito da un mutuo rossore
acceso come fuoco vivo sulle guance.
Tu mi hai conosciuta
svelata
rivestita.
Ora,
intrappolata dentro a una pretesa
dimmi, da quale parte è l'uscita?
Sembra quasi che il nostro darci
altro non sia
che un frutto
staccato troppo presto.
rime esauste sul volto,
di notte
sotto un cielo di forse.
Insonne
e con le mani tese
ero lì,
a grattare spazi inesplorati
a riempirne i solchi
temendo
fremendo
ripetendo a voce alta la tua forma
imparandoti a memoria
cantando di noi
sulle corde tese del letto.
Tacendoti.
Ti ho passato del tempo tra le dita,
speso con gli ultimi spiccioli rimasti.
Eppure erano strette, le mie dita
e io, stretta in mezzo a loro
lì, a trattenerti,
non cedevo alla volontà del mio tempo
a quella sua crudele onestà
al suo corso inesorabile.
Non paga,
ti ho concesso il tocco ardente del possesso
seguito da un mutuo rossore
acceso come fuoco vivo sulle guance.
Tu mi hai conosciuta
svelata
rivestita.
Ora,
intrappolata dentro a una pretesa
dimmi, da quale parte è l'uscita?
Sembra quasi che il nostro darci
altro non sia
che un frutto
staccato troppo presto.
giovedì 17 maggio 2012
Per nome
E quel dubbio
sotterrato in terra arida
che ad ogni lacrima
riaffiora
mutando d'aspetto.
Lo colgo
lo invaso
lo osservo.
Sbocciato al buio
non sfiorisce la sua natura.
La mia,
è già un petalo
caduto
sul tuo asfalto.
Mi raccogli?
sotterrato in terra arida
che ad ogni lacrima
riaffiora
mutando d'aspetto.
Lo colgo
lo invaso
lo osservo.
Sbocciato al buio
non sfiorisce la sua natura.
La mia,
è già un petalo
caduto
sul tuo asfalto.
Mi raccogli?
mercoledì 9 maggio 2012
Pasto
Verranno gli occhi tuoi
a stanarmi, ingordi
feroci, ribelli.
Si prenderanno tutto.
Guarda, c'è ancora un pezzo di me
qui. Sfamati pure, il resto ormai
è come carne a brandelli.
a stanarmi, ingordi
feroci, ribelli.
Si prenderanno tutto.
Guarda, c'è ancora un pezzo di me
qui. Sfamati pure, il resto ormai
è come carne a brandelli.
lunedì 7 maggio 2012
Fortunale
Ti levasti come alito di vento
lieve, disteso
favorevole.
D'un tratto ti mutasti in burrasca
in uragano, in tempesta.
Io e le mie vele squarciate,
a naufragare.
Su altri lidi.
lieve, disteso
favorevole.
D'un tratto ti mutasti in burrasca
in uragano, in tempesta.
Io e le mie vele squarciate,
a naufragare.
Su altri lidi.
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