Verranno gli occhi tuoi
a stanarmi, ingordi
feroci, ribelli.
Si prenderanno tutto.
Guarda, c'è ancora un pezzo di me
qui. Sfamati pure, il resto ormai
è come carne a brandelli.
L'amore non è prendere, è dare. Il desiderio di una donna aperta alla passione è fame di darsi, non di sfamarsi: sfamare, nutrire, donare, con le gocce ambrate del suo seno, o con il sangue del suo grembo, o con la saliva delle sue labbra schiuse. La vita della femmina d'uomo è un destino di dono estremo, vita per vita, carne per carne, brandello per brandello, Strazio per strazio.
Immenso dono, il donare, radice del nome stesso di donna.
Nel dono, nell'offerta gratuita di sè, lì c'è l'amore più grande, più intenso, quasi un sacrificio. La propria intimità immolata per una gioia senza fine. L'Io diviene nutrimento, necessità, compimento. Si spoglia dei panni dell'abitudine e si veste solo di stupore, gioia per gli occhi assetati di vita. Grazie per le tue parole, Marianna, esse sono un prolungamento del mio pensiero, un'autentica ricchezza. Sono l'offerta di te, a me, a noi. Ti adoro
Non potrò mai sfamarmi. La fame dela tua fame bastó a rendermi cieco Morirò assetato, invece accanto al tuo pozzo –incapace secchio non sapendo mai quanto profondo esso sia
Arido...? Io direi di una ricchezza infinita! Lo custodisco dentro di me, come un dono prezioso. Ed è vero, non ci si sfama mai. Quando la fame e la sete di Verità ci tormentano e ci assalgono, tutto quello che possiamo fare è nutrirci di Lei, continuamente, tendendo le nostre mani avide, chiedendo sempre di più, non accontentandoci mai.
L'amore non è prendere, è dare.
RispondiEliminaIl desiderio di una donna
aperta alla passione
è fame di darsi, non di sfamarsi:
sfamare, nutrire, donare,
con le gocce ambrate del suo seno,
o con il sangue del suo grembo,
o con la saliva delle sue labbra schiuse.
La vita della femmina d'uomo
è un destino di dono estremo,
vita per vita, carne per carne,
brandello per brandello,
Strazio per strazio.
Immenso dono, il donare,
radice del nome stesso di donna.
A Paoletta, con ardente ammirazione
Marianna
Nel dono, nell'offerta gratuita di sè, lì c'è l'amore più grande, più intenso, quasi un sacrificio. La propria intimità immolata per una gioia senza fine. L'Io diviene nutrimento, necessità, compimento. Si spoglia dei panni dell'abitudine e si veste solo di stupore, gioia per gli occhi assetati di vita.
EliminaGrazie per le tue parole, Marianna, esse sono un prolungamento del mio pensiero, un'autentica ricchezza. Sono l'offerta di te, a me, a noi.
Ti adoro
wow... intensa...
RispondiEliminaGrazie! Ho fame di versi, amica cara...
EliminaNon potrò mai sfamarmi.
RispondiEliminaLa fame dela tua fame
bastó a rendermi cieco
Morirò assetato, invece
accanto al tuo pozzo
–incapace secchio
non sapendo mai
quanto profondo
esso sia
A Paoletta, un mio arido verso!
Arido...? Io direi di una ricchezza infinita! Lo custodisco dentro di me, come un dono prezioso.
EliminaEd è vero, non ci si sfama mai. Quando la fame e la sete di Verità ci tormentano e ci assalgono, tutto quello che possiamo fare è nutrirci di Lei, continuamente, tendendo le nostre mani avide, chiedendo sempre di più, non accontentandoci mai.
Grazie di cuore, immensamente!